Il Punto del Presidente

Come cambierà, da qui al 2030, il mercato della professione tecnico-ingegneristica? Quale sarà l’evoluzione delle relative competenze e quella delle normative che la regolano? E, ancora, come muterà il sistema previdenziale di riferimento e quali saranno i nuovi bisogni assistenziali? A questi e molti altri interrogativi intende rispondere l’indagine previsionale “Il futuro della professione tecnico ingegneristica. Uno scenario per il 2030” realizzata dallo studio del Professor De Masi per conto del Consiglio nazionale e dell’Ente di Previdenza dei Periti Industriali. La ricerca sarà presentata durante il XV Congresso di categoria, si è avvalsa del contributo di un panel di esperti dalle competenze eterogenee per prendere in considerazione il più ampio ventaglio di analisi complementari. L’obiettivo è quello di tracciare uno scenario, che sia il più plausibile possibile, sull’evoluzione della professione tecnica considerando le influenze tecnologiche, sociali ed economiche. Il tutto attraverso il metodo Delphi, uno dei più affidabili per la formulazione di scenari a medio termine.  

Il rapporto rappresenta, comunque, il punto di arrivo di un percorso che ci ha visti impegnati nel corso di un intero anno in un Congresso –partito nel settembre 2022- che attraverso momenti di confronto con gli iscritti sul territorio si chiuderà il prossimo settembre con la stesura di un Documento programmatico da consegnare nelle mani di chi guiderà i Periti Industriali nel prossimo mandato. Un anno per riflettere sul ruolo della professione a fronte dei profondi mutamenti in atto, per proiettarsi nel futuro del mercato del lavoro con maggiore forza, e per compiere insieme l’ultimo miglio del cambiamento avviato con il Congresso straordinario del 2014. Abbiamo deciso volutamente di accompagnare questo percorso di riforma mantenendo viva l’attenzione dei nostri iscritti e favorendo momenti di confronto su temi fondamentali per il futuro di questa Categoria. Tra questi certamente quello legislativo, con la riforma dei percorsi direttamente abilitanti appena approvati, ma anche il lavoro, il welfare e l’organizzazione dei nostri organismi territoriali. Temi molto sentiti e accompagnati da proposte e suggerimenti da parte dei delegati che saranno fondamentali per la definizione del Documento finale che porteremo in discussione il prossimo 22 settembre a Roma.  

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